La tarma della cera e l’invernamento dei melari
La tarma della cera , prima di conoscerla di persona la sottovalutavo .
Uso una stanza al piano di sotto per stipare le arnie in disuso dove è presente anche un grande armadio .
Un paio di anni fa ebbi la ottima idea di usare l’armadio come luogo dove tenere i melari da invernare , poi è successo che a primavera è nata mia figlia e ho ritardato le mie visite in campagna , il clima era caldo , e il disastro si è consumato , quando sono andato ad aprire l’armadio sembrava Super Quark farfalle e vermi ovunque , dovete sapere che la tarma della cera oltre a manngiare la cera mangia di tutto un po (pure la plastica! ) , lascio alla vostra immaginazione le operazioni di pulizia , tra l’altro mi era balenato in testa anche di andare a pesca visto che la larva anche nota col nome di Camola del miele e’ molto gradita dai pesci d’acqua dolce (troppo poco tempo a mia disposizione..).
Ok ripulito tutto il settembre successivo al momento dell’invernamento ancora scottava la cazzata fatta pochi mesi prima.. inizialmente ho pensato di mettere tutti i melari in frigo , dato che uno dei modi di eliminare le uova della tarma è il freddo , ma poi non fidandomi ho cercato metodi piu’ certi , alla fine sono ricorso al B 401 , questo fluido mischiato all’acqua va spruzzato sui melari da invernare , contiene delle spore di Bacillus thuringiensis che si nutrono delle uova di tarma , e che muoiono a loro volta quando non trovano piu’ da mangiare , non lasciano residui per l’anno successivo e sono ammessi in biologico , altri rimedi sono l’utilizzo di dischetti di zolfo , praticamente si incolonnano tutti i melari , si copre l’ultimo e da sotto si inserisce un dischetto di zolfo al quale si da’ fuoco , il fumo satura l’aria di anidride solforosa , disinfettando i melari , questo è il metodo piu’ utilizzato perche meno costoso (anche questo metodo non lascia residui ma spruzzare uno ad uno i melari mi ha dato piu’ sicurezza).
Non finisce qui , questo ottobre invernando le famiglie ho notato che una era molto debole , nella fattispecie poco numerosa , l’ho stretta in cinque favi e mi sono detto “al massimo trovero’ la casetta vuota in primavera…” speriamo di non ritrovarla piena di tarme invece.. questa è la possibilita’ che mi ha paventato il mio maestro , quando si intuisce che le famiglie sono deboli e non passeranno l’inverno meglio sgrullare le api rimaste a terra e pulire l’arnia riponendola in magazzino , infatti nelle celle dove sono nate api (telai nido) SICURAMENTE ci saranno uova di tarma!!
Frigo pieno di telai da melario
Uova di Tarma forse..
B401
Melari invernati